Interview: Judy Rhum
Direction: Simone Natale

Uno stimolante appuntamento fisso su GraffZoo che si addentra nelle menti, nei metodi e nella follia di artisti e writer più interessanti in circolazione. Ogni mese puntiamo i riflettori su una personalità differente, svelando cosa c'è dietro al suo lavoro, alle sue ispirazioni e al suo processo creativo. SPILL THE BEANS è stato concepito per scavare in profondità tra gli strati di ogni artista: dagli albori ai lavori attuali, passando per qualche lifestyle attitude, esploreremo tutto. Seguici per delle breve ma intense sessioni di "real talk”!

Tutto quello che avete sempre voluto sapere (ma non avete mai osato chiedere) su BLAZER

BLAZER è il protagonista di questo nuovo capitolo di STB: Nato e cresciuto a Verona, mescola lettering e characters che sembrano uscire da ogni epoca e fuso orario, coniando uno stile contraddistinto da griglie geometriche ben equilibrate da una palette colori a campitura piatta. Il risultato è ogni volta affascinante e in grado di catapultarci con la fantasia in un flea market di qualche back alley in Shimokitazawa, dove scovare insegne di vecchi business e targhe di modernariato. Osservando il suo processo creativo è inevitabile notare la presenza di elementi chiave ricorrenti, fra cui una griglia, molto importante per bilanciare una composizione di alfabeti e immagini culturalmente diametrali, oltre alla costante presenza di influenze dal mondo del writing. Cosi Blazer mescola geografia e stili di epoche passate, con una varietà tale che è difficile definire quale testimonianza sia più forte di tutto l’intero XX secolo!

Lo abbiamo intervistato in concomitanza con l’uscita dell’episodio 44 di Grog Home Alone, uno dei format più azzeccati per gli amanti dei behind the scene, di cui Blazer è protagonista mentre crea l’artwork “Psycho Love”.

“Nell’artwork realizzato in questo episodio di Grog Home Alone ho voluto rendere omaggio all’immaginario della love story all’italiana, o per lo meno, l’aspetto di “romanticismo” un po’ pazzo che il resto del mondo ha nei confronti di questo concept. Ovviamente mi sono divertito a portare il tutto un po’ all’estremo, inserendo quei character e velati cliché del passato che mi hanno aiutato a raccontare una storia: una pin-up, lo Stivale, la Lira - il vecchio conio del Bel Paese, n.d.r. - e del buon vecchio lettering.”

RETROMORPH VIBES

Guardando i tuoi lavori, è inevitabile notare ogni volta degli elementi chiave ricorrenti, fra cui una griglia molto importante per dare vita e voce ad una composizione di alfabeti e immagini. Qual è il tuo processo creativo?

B: L’ingrediente segreto di base, direi che è proprio la spontaneità del mio processo: parto da un’idea di base, cerco di darmi un titolo iniziale, poi procedo aggiungendo soggetti e lettering a flusso di coscienza continuo. A volte prendo spunto da una canzone, una frase di un film, ma anche da citazioni e discorsi strampalati che mi capita di affrontare nella vita di tutti i giorni. La cosa fondamentale però nella mia costruzione sono le griglie: gli spazi che delineo devono ricordare in tutto e per tutto dei cartelloni pubblicitari d’altri tempi, devono colpire e attirare lo sguardo da lontano!

Oltre a percepire una costante presenza di influenze dal mondo del writing, nelle tue illustrazioni compaiono svariati input geografici che si mescolano a stili di epoche passate, talmente varie che è difficile definire quale testimonianza sia più forte di tutto l’intero XX secolo. Da cosa ti lasci ispirare?

B: Le mie influenze maggiori derivano dal tatuaggio tradizionale dei primi del ‘900, così come anche dal fumetto, soprattutto quello giapponese. Mi piace inserire scritte in kanji nei miei lavori, da autodidatta cerco di dedicarmi all’apprendimento di questa scrittura affascinante.

“A volte prendo spunto da una canzone, una frase di un film, ma anche da citazioni e discorsi strampalati che mi capita di affrontare nella vita di tutti i giorni.”

Nell'episodio di Grog Home Alone di cui sei protagonista, hai creato un artwork con una palette colori ben precisa, risaltata dalla texture della carta. Quali tool hai usato e su quale superficie?

B: Per creare la tavola “Psycho Love” ho usato I tool del set TUTTI FRUTTI della linea Pointer APP di Grog. Per lo schizzo, ho usato le punte più sottili come 01 e 02, e per definire l'opera d'arte, ho optato per le punte 04. È così che ho ottenuto l'effetto desiderato su questa carta di cotone.

Consigliaci 3 tracce da ascoltare; magari una di quelle canzoni che ti ispirano per gli artwork, oppure qualcosa che ascolti mentre disegni, o ancora, per darti la carica…

B: Vi consiglio di ascoltare “Do or die” di AZ, traccia omonima dell’album. Anche “Apollo kids” di Ghostface Killah. Sono due bombe pazzesche a cui sono molto affezionato: sono i primi cd che ho comprato da ragazzino e che mi hanno anche fatto avvicinare alla scena artistica di newyorkese. Come ultima traccia vi sparo qualcosa di completamente diverso, “1950” di Amedeo Minghi… ultimamente sto in fissa con la musica italiana ‘70-80-90 e questa canzone mi fa volare quando l’ascolto il pomeriggio mentre sketcho. Indescrivibile!

È giunta l’ora di vuotare il sacco: cos’hai in tasca in questo momento? Tranquillo, non ti giudicheremo!

B: Nelle tasche ho sempre le solite cose, chiavi di casa e dello studio, dei contanti a caso (perché il portafoglio non sempre mi ricordo dove l’ho lasciato la sera prima), un paio di marker e il mio kit per fumare… immancabile! Altrimenti non uscirei di casa, haha!

Che portachiavi incredibile, da dove arriva?

B: Hello Kitty X Gundam, una hit dal Giappone in esclusiva ad un’edizione del Lucca Comics. Mi piace troppo il design di quel character e comprerei qualsiasi cosa che lo raffiguri… infatti continuo a regalare cose del genere alla mia ragazza!

Segui SPILL THE BEANS per approfondimenti sulle menti di writer e graffiti artist, mentre esploriamo le connessioni fra scena, cultura ed espressione. Nel frattempo, trovi Blazer su Instagram, per stalkerare il suo feed ricco di progetti. Ma adesso spariamoci l'Episodio #44 di Grog Home Alone che ci ha ispirato per l’intervista!

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